La mela cotogna è un frutto noto a tutti gli appassionati di cotognata, una marmellata deliziosa dal gusto corposo e consistenza granulosa. Se ne fanno anche dolcetti con gli stampini; un classino, a Venezia, è l’immagine di San Martino, quello del vino novello e del mantello, per intenderci. Meno noto è il fiore, che pure è bellissimo, forse perché si confonde facilmente con quello del melo.
Fenologia minima: ciclo vegetativo, fioritura, fruttificazione.Areale di origineIl frutto a seconda della varietà può avere una forma a mela o a pera. Il colore è giallo intenso, la buccia persa la peluria diventa lucida.Medaglione con l’effige del Santo.Aprile. Il fiore è di una bellezza struggente. Cinque petali candidi venati di rosa, sepali dentellati e ripiegati all’indietro.Bocciolo con petali avvitati. Sotto, coperto dai sepali, il ricettacolo, che fornirà la preziosa polpa. Fiori solitari in cima ai ramettiCinque stili, gialli e sormontati da stigmi ocra. Numerosi stami dai filamenti violacei.Ovario infero; il ricettacolo ingrossandosi forma il frutto (pomo). Metà maggioGiugnoSettembre. I grossi frutti gialli fanno capolino fra le foglie che iniziano lentissimamente a ingiallire.Foglie ellittiche, venature chiare e distanziate, bordo intero, apice ad angolo ottuso.Pagina inferiore tomentosa comprese le venature. Picciolo sempre vagamente rosseggiante.NovembreGennaioLa corteccia si stacca a placche lasciando zone legnose. Il colore è difficile da definire: differenti gradazioni e intensità di testa di moro, variabili fra le parti della stessa pianta e fra i diversi esemplari. In città ho trovato questo unico esemplare, oltre che naturalmente in Orto, che vive in una rotonda in Via Tommaseo davanti al nuovo Tribunale. Ci sono rotonde e rotonde, questa a me piace molto nella sua essenzialità.Portamento globoso, tronco e rami robusti, dimensioni modeste. Non rinunciano mai a potare le piante, anche quelle che non danno alcun ingombro. Nonostante la spennatura, ha trovato le energie per fiorire.Uno dei due esemplari che vivono in Orto. Qui in prossimità della porta sud.I manuali avvisano che la fecondazione, nella grande parte dei casi, avviene solo se nei paraggi e presente un’altra pianta – ovviamente non un clone – forse è questo il motivo della presenza in Orto di due individui.
Spigolature
Il melo cotogna era pianta fortemente legata al territorio, ma dagli anni sessanta la produzione è crollata. Un peccato. Molte sono le tracce di questo legame, nello stemma della città di Codogno, ad esempio, compare l’albero carico dei pregiati frutti.Bellini, Madonna con Bambino, 1487, Accademia Carrara di Bergamo. La carica emotiva è grande, fondata com’è su uno scambio di sguardi misteriosi.
Riguardo poi alla mitologia le cose da dire sarebbero tantissime, impossibile anche solo accennarne. Qui troverete un ameno articolo dedicato a questo argomento.