Arbusto sempreverde di dimensioni modeste, con tronchi sottili che si dipartono dal terreno tutti assieme verso la parte frondosa folta e irregolare; al risveglio vegetativo si riempie di rametti irradiati un po’ in tutte le direzioni.
Fenologia minima. Esistono cultivar di coccinea, ma anche altre specie di Pyracantha, che mantengono i frutti fino in aprile o maggio, e naturalmente sono molto ricercate dai giardinieri. Areale di origine (Native range). Alcune fonti estendono l’areale di origine fino al Caucaso.Vetusta Piracanta al Giardino Sgaravatti (Parco dei Faggi). Che io sappia, l’esemplare più grande in città.Intrico di fusti alla base. La corteccia è liscia e grigiomarrone, con l’età compaiono fessure rossastre a guisa di arabeschi.I giovani rami marrone scuro,… …armati di spine, presto diventano lisci e lucidi.Foglia piccola, verdissima e lucida; bordo con denti minuti e poco pronunciati tanto da sembrare quasi crenato. La forma è allungata con vertice e base acuti e lamina piuttosto larga. È presente un certo (e fuorviante) polimorfismo fogliare: molte foglie leggermente più strette e a punta arrotondato.Caratteristiche più o meno accentuate anche sulla stessa pianta. La fioritura è maggiolina. Corimbi di fioretti bianchi a cinque petali e tanti stami vistosi appaiono in cima ai rametti.Boccioli a fine aprile. Bene si distingue la struttura del corimbo, che pare uscita da un manuale.Profluvio di fiori in un giardino privatoFioritura più modesta in un esemplare in libertàI petali non si distendono completamente. Le antere dapprima gialle, presto si scuriscono.L’attaccatura dei petali (unghia) è stretta e lascia intravedere i cinque sepali, molto piccoli……e pelosetti al pari del ricettacoloBianchi filamenti sovrastano un pistillo, dall’ovario infero, che in cima si moltiplica in quattro o cinque parti.I frutti rossi o arancione carico maturano in ottobre. Sono minuscoli pomi un po’ schiacciati, e portano resti di sepali e di organi riproduttivi, come capita alle rosacee. Settembre.Nella foto si distinguono bene i residui del caliceAll’interno una polpa poco consistente e profumata avvolge la struttura (il vero frutto essendo il nostro un pomo) che porta i semi… …rigorosamente cinque. Hanno forma vagamente tetraedrica e una scanalatura lungo uno spigolo.L’involucro esterno è durissimo e protetto da un curioso scudo di sostanza coriacea.Altamente decorativi, permangono a lungo sulla pianta.Via Monte Solarolo.I giardinieri ne fanno siepi da potare in tutte le fogge. Giardino Alicorno presso l’entrata da Via San Pio XUn giardino privato di un grande condominio in Via Urbino. Lei al centro ricoperta dei rossissimi frutti. Sullo sfondo una collinetta di carpini della quale prima o poi dovremo parlare.È sempre emozionante per il Cacciatore di Alberi trovarli allo stato spontaneo: Pineta degli Alberoni al Lido di Venezia.Pineta di San Nicolò, Lido di Venezia.
Sistematica
Pyracantha coccinea M.Roem. Nome assegnato da Max Joseph Roemer, botanico tedesco già ‘giudice di campagna’. Una autorità in fatto di Pyracantha, infatti fu lui ad annomare anche il genere.
Le pagine 219-20 di Familiarum naturalium regni vegetabilis,1847, Weimar. Nella parte superiore della foto il genere, sotto l’eroina del post. Linneo l’aveva riconosciuta come Mespilus, poi altri come biancospino e ancora cotognastro. Ancor una prova di quanto sia difficile districarsi in una struttura tassonomica difficile e complessa.
Etimologia. Pyros = fuoco, akantha =spina (dal greco). Coccinea dal latino scarlatto. Insomma, botanici ammaliati dai suoi colori.