Platanus orientalis – Platano orientale

portamento; foglia; fiore; frutto; corteccia; fenologia; areale di origine; dove trovarli; spigolature

Ci si può innamorare di un albero? Succede a Serse nell’opera omonima di Handel. I sentimenti del figlio di Dario sono mirabilmente raccontati in una delle più belle arie di tutti i tempi.

Frondi tenere e belle
del mio platano amato
per voi risplenda il fato.
Tuoni, lampi, e procelle
non v’oltraggino mai la cara pace,
né giunga a profanarvi austro rapace.

Ombra mai fu
di vegetabile,
cara ed amabile,
soave più.

Eccola in una brillante interpretazione di Philippe Jaroussky, che si apre in un’altra scheda e che potrete tenere come sottofondo musicale.


Platanus orientalis L. 1753

Il nome scientifico fu assegnato da Linneo nella prima edizione del celeberrimo Species Plantarum, 1753. Nella foto il frontespizio. 
La pagina 999 dove compare il nome e la descrizione della specie, che si riduce a poca cosa, come se tutti sapessero…

Fenologia non molto diversa da Platanus x acerifolia
Areale di origine (Native range): Europa sud orientale e Asia Minore

Molti caratteri sono simili a quelli dell’acerifolia a cominciare da portamento e chioma, ma le dimensioni del Nostro sono minori. Alquanto minori: è il vigore dell’ibrido! Nella foto un confronto diretto al Parc de Bagatelle (Parigi), a sinistra orientalis a destra acerifolia.
Visti da dentro e scambiati di posto.
Anche la foglia è diversa: profondamente lobata, con seni che si addentrano nella lamina, e lobi dotati di denti accentuati.
Pagina inferiore più chiara.
Per una volta ci concediamo una foto artistica, alla Magritte per così dire. Inizio marzo, poco prima che riprenda il ciclo vegetativo.

Infiorescenze analoghe al platano occidentale come pure i fiori. Non ne parleremo oltre, rimandando a quello.

Infruttescenze globose portate da lunghi peduncoli a gruppi di due o tre e tendenti, secondo i manuali, a riunirsi strettamente fra loro.
I singoli frutti sono muniti di uncino ad un estremo e di un minuscolo piumino (pappo) all’altro.
Inseriti radialmente, uncini all’esterno, a formare le sferette.
Corteccia a placche irregolari piuttosto piccole, che si staccano periodicamente mostrando zone diversamente colorate.
Il platano orientale è stato completamente sostituito dal suo ibrido, così si incontrano generalmente solo esemplari vetusti. Nella foto la corteccia a placche particolarmente piccole dell’orientalis del Parc de Bagatelle.
Orto Botanico 1
L’esemplare dell’Orto piantato nel 1680. Trecentoquarantatrè anni portati con grande dignità, nonostante la cospicua apertura alla base che sale fin quasi alla cima.
Ogni primavera al risveglio vegetativo è un piacere, e una consolazione, vederlo rinverdire e tirar fuori nuovi e vigorosi polloni.
Mi sia concesso un ricordo personale. Quando in Orto si poteva ancora vagare liberamente, era una grande emozione permanere per qualche tempo nel buoi della cavità. Sembrava quasi di sentire i fluidi risalire e discendere l’interno delle pareti.
Visione notturna. Ulteriori informazioni sul Nostro le trovate in questo vecchio articolo, che pur nella prosa rigorosa lascia trasparire una certa infatuazione.
A Padova vive, che io sappia, un solo altro platano orientale. Abita i Giardini Treves presso il retro dalla Casa del Giardiniere.
In primo piano due vetusti carpini bianchi dai tronchi fortemente canulati, a destra un Tiglio nostrale (Tilia platyphyllos) e più indietro il Nostro, l’albero che copre parzialmente la vista della porta con arco ogivale.
L’areale di origine della specie include i Balcani, la Grecia e l’Asia Minore e per alcuni l’Italia meridionale, mentre vive spontaneo ben oltre l’Asia occidentale fino all’Himalaya. Nel Mezzogiorno d’Italia se ne incontrano parecchi, di uno ne abbiamo già contezza: il Platano monumentale di Curinga (CZ).
Anche lui in buona salute. E anche lui capace di regalare emozioni difficili da descrivere.
Roma, Orto Botanico. Qui vivono numerosi esemplari, alcuni facili da osservare nei particolari, cosa mai scontata per alberi così grandi.
Parco Comunale Duchessa di Galliera (Genova Voltri). Segnalato da Guido Luciani in un commento al post e che ringrazio per la foto.
Un platano famoso vive a Coo, isola dell’Egeo patria di Ippocrate; e dal padre della medicina prende il nome. Vi propongo una visita virtuale. (Fonte: GoogleMaps)
Di recente in Orto è comparso un giovane orientalis, forse un clone del platano storico. La cosa non sorprende poiché uno dei compiti degli orti botanici è la conservazione del patrimonio genetico delle piante più preziose.

6 pensieri su “Platanus orientalis – Platano orientale

  1. Sì, speriamo bene. Dal racconto che ne fanno sembra che sia ineluttabile l’uccisione di più di duecento alberi, ma non hanno neanche pensato a spostarli più il là, almeno i più grandi e preziosi. Che poi la spesa anche se potrebbe sembrare alta sarebbe in realtà irrisoria rispetto al loro valore economico. Ma nessuno pensa a queste cose.
    Grazie Paola.

  2. Grazie, sempre, gentile Pietro.
    Leggendo, ho pensato al Parco dei Platani sul quale incombe il percorso del tram.
    Speriamo bene… per i Platani.
    Paola

  3. Grazie Anna,
    alcuni ci sono ancora, ma la densità è diminuita drasticamente. Ho notato che ne han piantati di nuovi.
    Bello il ricordo scolastico. Mi chiedo se non era troppo alta per voi, ma forse sì visto che eravate giovani soprani…

  4. Sempre interessantissimi i tuoi post, grazie Piero, si imparano un sacco di cose…
    Ricordo che, quando ero piccola (sessant’anni fa), via Pietro Bembo era praticamente un magnifico viale ombreggiato da una doppia fila di enormi platani a partire da Ponte Quattro Martiri, fino al confine del Comune, un tunnel di verde.
    D’estate, quando tornavamo dal centro in auto, non vedevamo l’ora di imboccarla per godere della loro ombra, una delizia. Ora ho scoperto che si trattava di platani occidentali.
    p.s. stupendo il brano di Hendel, lo cantavamo nell’ora di musica alle Superiori e non ho mai fatto caso che parlava del platano!

  5. Grazie gentilissimo. In Liguria ci sono molti posti con alberi stupendi.
    Purtroppo il sistema non ha caricato le foto, potrebbe spedirle all’indirizzo del blog? Le inserisco io. Grazie ancora.

  6. Le segnalo i due splendidi esemplari di Platanus orientalis del parco comunale Duchessa di Galliera di Genova Voltri e le allego la foto del più maestoso.

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