Liriodendron tulipifera L. Nome assegnato da Linneo nel celeberrimo Spesies Plantarum, 1753, pagina 535
La pagina 535.Non compare alcuna descrizione di Linneo, fa completo affidamento sulla descrizione che L. Plukenetii ne dà nel suo Almagestum botanicum: foglia al modo d’acero a tre lobi: lobo centrale tagliato.
Etimologia: leirion = giglio e dendron = albero, dunque albero dai fiori di giglio; il nome specifico fa riferimento ancora al fiore ma per ricordare che assomiglia al tulipano, o forse anche il profilo delle foglie.
Fenologia minima: ciclo vegetativo, fioritura, fruttificazioneAreale di origine (native range)
L’albero dei tulipani o semplicemente Liriodendron è un albero esageratamente bello. Il portamento, la veste autunnale, le foglie, ma soprattutto il fiore contribuiscono a farne una vera meraviglia per l’occhio e lo spirito.
Il più bell’esemplare a Padova è quello dei Giardini dell’Arena, disposto in posizione isolata, e discretamente accompagnato da due giovani Lagerstroemie, lo si può ammirare nella parte più a nord dei giardini vicinissimo al Torrione dell’Arena; e perciò visibile anche dai frettolosi pendolari che dalla stazione si avviano verso il centro e viceversa.
Portamento colonnare o piramidale allargato con cima a cupola. Nella foto è visibile sulla destra il parapetto delle mura, sullo sfondo, a sinistra, si intravede il Monumento ai Caduti dell’11 Settembre 2001Il Liriodendron con i suoi compagni fioritiLivrea autunnale (foliage in novembre e dicembre). A sinistra la ringhiera su Corso Garibaldi e a destra la silhouette di uno dei tanti splendidi deodara dei giardini.
Un carattere di sicuro riconoscimento è la foglia dalla tipica forma con quattro lobi, cosa piuttosto rara poiché di solito sono in numero dispari.
Le caratteristiche foglie con quattro lobiFoliage autunnale
Inconfondibile il fiore di colore verdegiallo con striature rosse alla base dei petali e dalla forma che ricorda il tulipano.
Una corona di numerosi stami che sembrano pennacchi e innumerevoli pistilli all’interno.L’infruttescenza è una sorta di pigna formata da squamette alate affastellate le une alle altreI coni maturi permangono, a volte, sulla stessa pianta accanto a quelli giovani. In questa foto, scattata dopo un temporale, in primo piano si distingue anche un bocciolo.Da secco la struttura è più intellegibile Una rachide centrale porta ali rigide e cartacee che alla base portano il seme, insomma un aggregato di samare. Come succede nei cedri la rachide spoglia resta a lungo sui rami. Semi alati.Corteccia grigio avana che si screpola in lunghe e sottili fessure reticolate.
Altri luoghi dove trovare l’albero in città: Riviera Ruzzante, il tratto di Via Carducci prossimo a Prato della Valle, Parco d’Europa, Passeggiata Conciapelli.
Riviera Ruzzante, un piccolo filare di cinque esemplari. Tra le cime degli alberi si intravede il campanile della Chiesa di San Daniele.Una bella coppia di giovani liriodendron ai Giardini d’EuropaUn bell’esemplare in inverno ai Giardini TrevesGiardini Treves, Liriodendron tulipifera aureomarginatum una cultivar dalle foglie variegate.