Magnolia grandiflora

Aggiornato nel Giugno 2021.

Fenologia minima. (Sempreverde)
Areale di origine (Native range)

Magnolia grandiflora è la Magnolia per antonomasia, un sempreverde maestoso e molto decorativo. Questa specie è tra le più diffuse in città sia negli spazi pubblici sia nei giardini privati.

Magnolia grandiflora Santo
La Magnolia del Santo, nel chiostro che da essa prende il nome, forse la più antica della città. Nell’ultimo decennio dell’Ottocento c’era già, ma Carducci in questa poesia non la nomina.
Sí come fiocchi di fumo candido
tenui sfilando passan le nuvole
su l’aëree cupole, sovra
le fantastiche torri del Santo;
passan pe l’ cielo turchino, limpido,
fresco di pioggia recente; sonito
di mondo lontano par l’eco
tra le arcate che abbraccian le tombe…
Carducci, Nel chiostro del Santo, Rime e ritmi, 1898, in Liber Liber

Magnolia grandiflora 1a Mag18
Una delle numerose Magnolie all’entrata del Museo Comunale agli Eremitani. Sullo sfondo si intravede l’abside della Cappella degli Scrovegni.
Magnolia grandiflora 1 Gen18
Un esemplare dallo splendido portamento colonnare al Giardino Alicorno
Magnolia grandiflora 16 Giu18
Un gruppo di magnolie ai Giardini dell’Arena, qui le piante di questa specie sono numerose sia in esemplari singoli che a gruppi.
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Esedra di Via Quattro Novembre uno dei luoghi con maggiore concentrazione di magnolie.
Magnolia grandiflora Petrarca
La statua del Petrarca nell’omonima piazza e sullo sfondo una magnolia.
Magnolia grandiflora Carmine
Sullo sfondo campanile e cupola della chiesa del Carmine.
Magnolia grandiflora 5 Giu18
Un incredibile filare di magnolie in Via Scrovegni.
Niente a che vedere con quello doppio di Piazzola sul Brenta, 700 metri, che conduce a Villa Contarini
Ogni ultima domenica del mese si tiene un importante Mercatino dell’Antiquariato che attira frotte di avventori e curiosi.
Magnolia grandiflora fiori
Se lasciati crescere liberamente i rami inferiori assumono portamento decombente, come per questo esemplare in uno dei chiostri al Santo.

Le foglie sono lanceolate, grandi e coriacee; la pagina superiore è lucida e verde brillante, mentre quella inferiore è pelosa e variamente colorata: dal verde pallido al marrone chiaro a seconda della stagione e dell’età. Il fiore è bianchissimo e molto grande, come ricorda il nome scientifico.

Magnolia grandiflora 2 Apr18
Nuove foglie in maggio. Se c’è il sole, è difficilissimo fotografarle
Nervatura principale forte e vistosa, meno le secondarie tutte rigorosamente parallele. Bordo intero e leggermente revoluto.
Avvicinarsi a questo fiore dalle dimensioni considerevoli e dal candore immacolato intimidisce e stupisce anche i più distratti
Magnolia grandiflora fiore 2
I petali sono carnosi al tatto. I fiori solitari emanano un intenso profumo.

L’osservazione di questo fiore dai caratteri primordiali meriterebbe da sola un post. Tutto in esso è singolare, così la comparazione con un fiore diciamo classico, si pensi ad esempio al tiglio, risulta interessante e istruttiva.

Grandi sepali che racchiudono corolla e organi maschili e femminili.
I segmenti gialli che si sovrappongono fra loro sono stami, mentre in alto assiepati, come squame di una pigna, i pistilli. Nella foto le strutture verdino sono gli ovari, e i ricciolini gialli stigmi.
A maturazione gli stami portano il polline per tutta la loro lunghezza, e gli stigmi, diventati caramello, si ricoprono di una secrezione atta a convogliare il polline verso l’ovario.
Gli stami, nella foto simili a fiammiferi svedesi, mano a mano si staccheranno tutti.
Liberando la parte più bassa del ricettacolo.
Nella foto si vedono bene le cicatrici lasciate sul ricettacolo da sepali, petali e stami nell’ordine. Ma si può apprezzare anche la struttura arcaica di questo intrigante fiore.
Nella parte più alta dell’infiorescenza si distinguono i singoli pistilli che sono ormai diventati frutti...
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…questi ultimi compaiono in giugno, inizialmente verde chiaro imbruniscono a maturazione.
Magnolia grandiflora semi 2
Frutti a maturazione. I semi sono rosso vivo, brillanti e profumati anch’essi.
Magnolia grandiflora semi
L’infruttescenza è composta da tante tasche che si aprono a maturità e portano ciascuna un solo seme.
Tecnicamente si dice capsula a follicolo.
I semi sono ellissoidi con i tre assi di lunghezza diversa (ricordano certe caramelle schiacciate e un po’ allungate)
Sotto il tegumento rosso, che la pianta fabbrica a esclusivo beneficio degli uccelli, un involucro coriaceo racchiude l’embrione.
Sezione del seme. Il filamento a destra trattiene il seme alla sua tasca permettendogli di penzolare per giorni e di richiamare, magari con la complicità del vento, l’attenzione degli uccelli.
Corteccia liscia e a lenticelle da giovane, ben presto si fessura in placche irregolari.

Sistematica

Magnolia grandiflora L.
Il nome fu assegnato da Linneo nella decima edizione del Systema Naturae, 1759. Ma molte cose ci sono da dire a questo proposito.

La pagina 1082. In alto ho riportato l’intestazione della pagina: ‘Molti mariti, molte mogli’, che nella terminologia sessuale del Nostro sta per: molti stami e molti pistilli. Segue il nome del genere, dovuto sempre a Linneo. Per ultimo il nome della specie, con il riferimento a Philip Miller, il Giardiniere di Chelsea.
La pagina 535 di Species Plantarum (1753), dove compare la Magnolia virginiana, ma non la grandiflora che forse arrivò solo dopo il 1753 in Europa.