Ultimo post di quattro (1., 2., 3., 4.) dedicati al sistema sessuale di Linneo così come emerge dalla lettura del suo celeberrimo Species Plantarum (prima edizione, Stoccolma, 1753). Completeremo le piante a fiori non esclusivamente bisessuali parlando delle poligame e infine incontreremo le palme.
La definizione di pianta poligama è complessa ma ci aiuterà la suddivisione della classe in ordiniLinneo prevede tre ordini concepiti secondo le cinque configurazioni in figura. In realtà le possibilità sarebbero molte di più, ma pare che la Natura non le utilizzi tutte.In figura i generi coinvolti.
Polygamia monoecia
Celtis australis (Bagolaro). Infiorescenza a mazzolino. I fiori maschili sono alla base e quelli femminili o bisessuali in cima.Acer platanoides(Acero riccio). Fiore a simmetria pentagonale. La stessa pianta porta sia fiori maschili (a sinistra nella foto) sia bisessuali (a destra). Alcuni aceri sono dioici come ad esempio Acer negundo L., nella foto l’infiorescenza maschile. La circostanza è sfuggita a Linneo?
Polygamia dioecia
Gleditsia triacanthos (Gledizia). Fiori maschili in maggio, si distinguono le antere gialloverde.Fiore femminile, il pistillo ha uno stigma giallastro (sembra una caramella gommosa) su un breve stilo e subito sotto l’ovario appiattito. Alcuni fiori conservano stami sterili in numero variabile. Dunque anche questa specie sembra dioica. Fraxinus angustifolia(Frassino meridionale). InfiorescenzaA sinistra nella foto fiore bisessuale; a destra fiore maschile: due antere su brevi filamenti e un accenno di pistillo. Questi due fiori li ho trovati sulla stessa pianta.
Non tutti i frassini hanno fiori unisessuali e bisessuali contemporaneamente, l’orniello (Fraxinus ornus L.) ad esempio ha solo fiori bisessuali. Ora si dà il caso che Linneo lo sapesse benissimo, infatti nel dare il nome al genere lo dice esplicitamente, così ci troviamo davanti a un problema di interpretazione del suo modo di operare. Mi spiego, tante volte, sfogliando Species Plantarum, abbiamo incontrato generi a cavallo fra due classi, o per il numero di stami, nel caso di piante ermafrodite, o per altri motivi (se guardassimo al solo ornus, ad esempio, dovremmo mettere i frassini nella seconda classe, Diandria). Pare allora di poter affermare che Linneo opera consapevolmente delle scelte riguardo alla collocazione dei generi, purtroppo però non le esplicita mai, almeno nel libro cui facciamo riferimento nel post.
Diospyros lotus(Albero di Sant’Andrea). Fiori con quattro petali carnosi saldati alla base a formare un breve tubicino, sepali simili a quelli del cugino kaki, ma molto più piccoli.
Esiste una ventiquattresima classe nella quale Linneo colloca le piante a ‘riproduzione nascosta’ (Cryptogamia), vi compaiono felci, muschi, alghe, funghi. Noi la saltiamo a piè pari, e ci avviamo verso le palme.
Ma non prima di soffermarci ad ammirare il bellissimo e singolare equiseto (Equisetum pratense). Molto comune sui Colli, nella foto versante nord del Monte Grande.Pianta dall’aspetto primordiale, collocata da Linneo fra le felci (Cryptogamia filices).
Fuori classe: le palme
Linneo parla delle palme alla fine del libro e non le mette in alcuna classe. Non conosco il motivo di questa scelta. Sembra quasi che la loro particolare conformazione (stipite, capitello, corona) gli faccia abbandonare il suo criterio sessuale per farlo riavvicinare agli studiosi che raggruppavano i generi secondo sistemi ‘naturali’. A meno che la loro sessualità così esuberante (si potrebbe dire sfacciata) lo turbasse a tal punto da inibirgli osservazione e studio.
Gli ordini sono tre e si rifanno alle foglie. Tutte composte, ma nei modi più vari, potendo essere flabellate (a ventaglio), pennate (come certi pettini coi denti su entrambi i lati) e bipennate (due volte pennate).
Palme flabellifoliae
Chamaerops humilis(Palma di San Pietro o di Goethe).La foglia ha lamina semicircolare con profondi seni e una ventina di stretti lobi che si separano a cominciare da una certa distanza dalla base. Foglia flabellata completa di picciolo spinato. Suggestiva immagine nel giardino di Villa Ruffo a Ravello.
Palme pennatifolie
Cycas circinalis. Foglie lunghe e slanciate. Un rachide lungo e coriaceo porta attaccate quasi senza picciolo numerosissime fogliolinelucidissime, rigide, di colore verde intenso; disposte a mo’ di pettine.Phoenix dactylifera(Palma da datteri). Grande foglia pennata, il picciolo è ben visibile e armato con brevi e rade spine. Le foglioline sono piuttosto distanziate fra loro e il colore allude al glauco.Cocus nucifera(Palma da cocco). Foglie grandi dal lungo rachide, numerose foglioline sottili, lunghe, fittamente innestate.
Palme bipennatifoliae
Caryota obtusa. Palma dalle incredibili foglie bipennateUn lungo rachide porta foglioline ben distanziate a loro volta composte da foglie opposte a lamina triangolare come tanti fazzolettini.
Questa sezione del libro risente particolarmente delle conoscenze del tempo: le cycas non sono affatto palme, essendo quelle angiosperme e loro gimnosperme.
Dopo le palme c’è un’appendice dove compaiono altre specie, di cui il Nostro, quasi certamente, deve essere venuto a conoscenza mentre il libro era in stampa; infine compare una Addenda, con piccole aggiunte a qualche descrizione precedente.
Congedo
Abbiamo infine esaurito il contenuto del libro (a meno delle convenute omissioni, naturalmente). Che dire? Argomento forse a prima vista un po’ pesante, ma quale emozione nel lasciarsi guidare dalle parole di un genio di tal fatta, e quali fremiti nel ritrovare conferme o scoprire incongruenze rispetto alle teorie accreditate.
Correlati
4 pensieri su “Sistema sessuale di Linneo – la 23. classe e le Palme”
Grazie
Ho scoperto per caso il Vs. sito e sono rimasto letteralmente stupefatto per la competenza botanica, la perfezione dei preparati, le fotografie e soprattutto per le macrofotografie: spettacolari!
CAMILLA Terenzio – Cuneo
Per la mia limitata esperienza (come documentato nel post dedicato alla specie) ci sono sia alberi con fiori maschili sia alberi con fiori femminili, nel secondo caso possono comparire anche fiori bisessuali. Dunque la prima alternativa è da escludere e vale la seconda (“si suddivide in pianta maschile e femminile”) con la complicazione che in questo caso possono essere presenti anche fiori bisessuali.
Quindi la Gleditsia Triacanthos ha fiori maschili e femminili sulla stessa pianta oppure si suddivide in pianta maschile e femminile?
Grazie
Ho scoperto per caso il Vs. sito e sono rimasto letteralmente stupefatto per la competenza botanica, la perfezione dei preparati, le fotografie e soprattutto per le macrofotografie: spettacolari!
CAMILLA Terenzio – Cuneo
Per la mia limitata esperienza (come documentato nel post dedicato alla specie) ci sono sia alberi con fiori maschili sia alberi con fiori femminili, nel secondo caso possono comparire anche fiori bisessuali. Dunque la prima alternativa è da escludere e vale la seconda (“si suddivide in pianta maschile e femminile”) con la complicazione che in questo caso possono essere presenti anche fiori bisessuali.
Quindi la Gleditsia Triacanthos ha fiori maschili e femminili sulla stessa pianta oppure si suddivide in pianta maschile e femminile?