Fraxinus excelsior – Frassino maggiore

Oleaceae
Fraxinus excelsior L.
Nome imposto da Linneo nel celeberrimo Species Plantarum, Stoccolma, 1753

La pagina 1057. La descrizione si concentra sulle foglioline (la foglia è composta) seghettate e i fiori apetali. Uno dei nomi precedenti si rifà proprio a questo carattere. Linneo colloca i frassini nella classe delle piante poligame (classe 23.) più esattamente fra le poligame dioiche (fiori bisessuali e unisessuali o solo maschili o solo femminili su piante diverse).

Fenologia minima: risveglio vegetativo, fioritura, fruttificazione.
Areale di origine (native range)

Il portamento è alto e slanciato con rami assurgenti, tronco dritto, chioma allungata e globosa.

Jardin des Plantes, Parigi. Portamento da manuale.
Un austero Fraxinus excelsior ai Giardini Iris.
Doppio filare di excelsior in Via Poli, fra il Ponte Saracinesca e Via Cavalletto.

Come si è già detto in altra occasione è difficile distinguere fra le tre specie di frassino più comuni in città (excelsior, angustifolia, ornus; rispettivamente maggiore, meridionale, orniello): un “trucco” è controllare la gemma.

Da sinistra: angustifolia, excelsior, ornus.
Gemme di Frassino maggiore, nere e inconfondibili.
La foglia, molto simile a quella dell’angustifolia, non è di molto aiuto per distinguere le due specie.
Foglia composta imparipennata.
Appena uscite dalla gemma.
Gemma da foglia.

L’albero fiorisce prima di mettere le foglie.

Tenere foglie e fiori ormai appassiti.
Inizi della fioritura (Aprile 2019).
Turgide antere. La pianta porta fiori maschili e femminili sullo stesso ramo.
Fiore senza petali.
Fiori femminili, da ognuno una samara.
Fiori femminili fecondati.
Il frutto è la classica samara: seme più ala. Giugno.
Ottobre. I frutti permangono a lungo sulla pianta.

La corteccia è decisamente grigia. Inizialmente liscia si fessura con l’età.

Le creste si susseguono vicine le une alla altre
La tendenza si manifesta in modo deciso nell’incredibile trama esibita dal vegliardo del Jardin des Plantes, di cui abbiamo già ammirato il portamento.
I rametti tendono verso l’alto.

Dove sono

Un buon posto per studiarli è il Parco Europa, dove, fra l’altro, sono presenti tutte e tre le specie.
Dalla rampa del ponte pedonale che attraversa Via Venezia.
Un giovane excelsior in autunno.
Via Cavalletto.
Via Zambon, una laterale di Via Citolo da Perugia. In secondo piano Acer negundo.
Breve filare frammisto a platani in Via Volturno, presso l’ex Cristallo.
Un gruppo di excelsior adorna la Chiesa di San Prosdocimo a Pontecorvo.
Un florido filare al Parco Iris a fine estate.
Breve filare lungo Passeggiata Lazzari. Questi excelsior si trovano lungo il futuro percorso del tram per Voltbarozzo; pericolosamente troppo vicini…

Spigolature

Istruttivo e divertente, ma faticoso e a volte frustrante, provare a riconoscere gli alberi nei quadri. Relativamente facile identificare i frassini, ma il portamento simile agli olmi può portare fuori strada.

Raffaello, Madonna del cardellino (particolare), 1506, Uffizi. Sullo sfondo quasi certamente frassini, ma potrebbero essere anche olmi.
Beato Angelico, Noli me tangere (particolare), 1438-40, San Marco, Firenze. Lo trovate?
Se interpretiamo le forme più scure come foglie pennate, riconosciamo il frassino, ma se le intendiamo come rametti di foglie semplici, allora ritroviamo l’olmo.
Meno problematica l’interpretazione dell’albero che compare nella Adorazione dei Magi, del Perugino, Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia.

Musica
Il Frassino era pianta venerata nel Nord Europa pagano, e Wagner, ispirandosi a questa devozione, lo consacra alla Saga dei Nibelunghi. Nel tronco di un Frassino, collocato al centro della dimora di Hunding, era infissa la spada estratta da Siegmund; con carbone di frassino Sigfrido riforgiò quella spada dopo che Wotan l’ebbe spezzata; da un ramo del Frassino del Mondo lo stesso Wotan aveva fabbricato la sua lancia, e quando infine il santo Frassino inaridì, presagio inequivocabile del crepuscolo degli Dei, ancora Wotan, ne accatastò il legno per ardere il Walhalla. Delle diverse specie certo doveva trattarsi del Fraxinus excelsior: troppo meridionale l’areale dell’angustifolia, troppo frivola la fioritura dell’orniello.