Unalberoalgiorno colpisce ancora – Call me by my name

Da qualche tempo sono comparsi nel centro storico della città cartellini bianchi montati su paletti di legno che portano un codice QR. Ognuno è sempre vicino a un albero, e vanno insieme a gruppi.

La vecchia sofora di piazza Capitaniato, in uno dei rarissimi momenti in cui non è oppressa dalle auto in sosta. Il cartellino è in basso a sinistra.

Il design è semplice e sobrio, e leggendoli si capisce che parlano di alberi (nella foto il cartellino dei cedri di Piazza Antenore).


Si tratta di un progetto partito nel 2022 da una iniziativa di un gruppo di cittadini (raccolti attorno al blog) che si è potuta realizzare grazie alla Consulta Centro e al Comune.

Unalberoalgiorno lascia volentieri la parola all’Assessora al Verde che così ha sintetizzato (nella sua pagina Facebook) termini e scopi dell’iniziativa. Nella foto uno degli alberi di Giuda, cartellino munito, dei Giardini all’Arena

Corre l’obbligo di ringraziare sia l’Assessora Chiara Gallani e la Consulta di Quartiere, sia il referente del progetto presso l’assessorato, il Dottor Alessandro Scotti, senza la cui convinta collaborazione non sarebbe stato possibile realizzare alcunché.


Inquadrando il codice QR si è mandati a una scheda che nella prima parte (foto) porta una immagine della pianta…

…e nella seconda una breve descrizione dell’esemplare e della specie di appartenenza, e, talvolta, brevi informazioni sul luogo.

In tutto quaranta cartellini per altrettanti alberi distribuiti in cinque settori della città. Nella foto una riproduzione della mappa con la collocazione dei singoli esemplari.

Ognuna delle quaranta piante è nota al blog e ricordata nel post dedicato alla specie. Ma non è possibile mostrarle tutte ché troppo si dilungherebbe l’articolo.

Lo splendido liriodendro dei Giardini dell’Arena, scortato da due giovani lagerstroemie. A destra fiore e frutto.
Piazza Mazzini, angolo presso la rotonda di Via Giotto, qui vive un giovane Cornus controversa (la cultivar variegata) al quale è facile affezionarsi perché ha saputo trovare la forza di sopravvivere agli impegnativi lavori di ristrutturazione della piazza
La quale piazza è abitata da augusti lecci sin dall’inaugurazione del monumento al Padre della Patria nei primissimi anni del Novecento.
Il noce nero americano che campeggia in una grande aiuola in Largo Europa; di recente sono comparse giovani magnolie kobus.
Poco distante, lì dove Via San Fermo incrocia Via Matteotti, un bellissimo acero argentato, alto e slanciato, divide l’aiuola con una giovane magnolia purpurea.
Per il Cacciatore di Alberi Prato della Valle vuol dire acero riccio in ragione dei numerosi esemplari che vi abitano. Vivono qui da quando è morto l’ultimo Platano ucciso dal cancro colorato negli anni novanta dello scorso secolo.
In una aiuola sul lato sud est della piazza (verso Santa Giustina) sono stati sistemati alcuni cartellini fra i quali quello che descrive un notevole osmanto, piantato almeno nella seconda metà dell’Ottocento.
Un ultimo settore interessa l’area attorno al Ponte dei Tadi e le riviere lambite dal Tronco Maestro. Nella foto uno splendido platano che svetta alto sui palazzi adiacenti.
Lungo il canale verso Corso Milano due filari di tigli americani. Le vedute in questo tratto sono tra le più belle della città, anche a motivo della fuga sulla Torre della Specola.

3 pensieri su “Unalberoalgiorno colpisce ancora – Call me by my name

  1. Buongiorno! Mi trovo oggi per una riunione a Padova, e mi godo guardarla anche attraverso il suo amore per le piante e le dettagliate descrizioni! Grazie sempre per il suo graditissimo lavoro! Con stima Cornelia Duprè

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