Sophora japonica L.

Aggiornato nel luglio 2022 e nel luglio ’24

Sophora japonica6 Mag18

Sophora japonica L.
Nome imposto da Linneo in Systema Naturae, Secondo tomo, decima edizione, Stoccolma, 1767 (la prima edizione, celeberrima, è del 1735).

La pagina 287. La specie è collocata nella classe Decandria ordine Monogynia (come si vedrà gli stami sono separati). La descrizione si concentra sulle foglie e viene detto che il portamento è arboreo.
Maggiori informazioni Linneo le fornisce a pagina 68 di Mantissa Plantarum dello stesso anno. Si apprende che le foglioline sono levigate da entrambe le parti, e che i fiori sono bianchi.

Fenologia minima
Areale di origine (native range): nonostante il nome specifico, proviene da Cina e Corea.

Verso fine di giugno inizio luglio a Padova fioriscono le sofore, è una fioritura discreta ma che è difficile non notare. I fiori sono piccoli, bianchi, delicati e si presentano in pannocchie a rametti alquanto distanziati fra loro.

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Grandi macchie bianco crema ricoprono la chioma nel periodo della fioritura.
Fiore a simmetria bilaterale di forma papilionacea
Fiore 2
Infiorescenza a pannocchia (un grappolo di grappoli)
Boccioli 1
Con i fiori ancora in boccio se ne distingue meglio la struttura.
Calice con cinque denti
Dalla carena fanno capolino giallissime antere
Tolto un petalo, appare la disposizione di stami e pistillo
Dieci stami, tipico del genere Sophora
I filamenti degli stami sono infissi separatamente nel ricettacolo
L’ovario è molto allungato e sfuma gradatamente verso lo stilo e poi lo stigma.
Un collage delle due foto precedenti, per meglio cogliere le proporzioni del tutto.
Stigma
Ottimo esempio di ovario supero
Ovuli
Fiore 5
Portamento espanso con chioma globosa e rami che partono presto dal tronco. Nella foto la Sofora del Giardino Cavalleggeri, colta alla fioritura.
Fiore 6a
Riviera Mussato
Fiore 7
Tappeto di petali in Piazza Capitaniato
Singolari sono i frutti: baccelli dalle caratteristiche strozzature. Permangono sulla pianta per molto tempo e ne agevolano l’identificazione.
Fiori da poco fecondati
Seme in formazione (luglio)
Ottobre. Seme smontato, si riconoscono: l’embrione (giallo al centro), i due cotiledoni (le falde verdi ai lati dell’embrione), resti di endosperma (i tessuti verde canna di fucile). L’embrione mostra in basso la piumetta (le future foglie), e all’altro estremo una zone aranciata (la radichetta).
Ringraziamo la sofora per averci dato la possibilità di ammirare un embrione così esplicativo.
Baccelli 2
Profluvio di frutti a inizio ottobre

Foglia 2
Delle foglie si è già parlato in un precedente post, sono composte e simili a quelle della Robinia.

La pianta è presente in città in numerosi luoghi. In alcuni se ne può ammirare il portamento senza potature, in altri la si può osservare da vicino o da prospettive insolite.

Portamento 6
La splendida Sophora del Giardino Treves
Portamento 7a
Un giovane aitante al Parco Europa
Portamento 8a
Ala est della facciata della Stazione ferroviaria, la giovane Sofora, in gennaio inoltrato, porta ancora tutti i suoi frutti.
Portamento 3a
Ancora la Sofora del Giardino Cavalleggeri in autunno.

Sono presenti pure filari, certo piantati in ragione della bellezza e eleganza di questa specie.

Filare 4a
Giardini dell’Arena.
Filare 1
Passeggiata Camillotti (Passeggiata dei Nobel) presso il Giardino Perlasca
Nobel 1
In questo luogo il Comune ha preso la bella iniziativa di far piantare ai Premi Nobel ospiti della città un albero. Spesso è toccato alla Sophora ma altre specie punteggiano la Passeggiata.
Corteccia 3
La corteccia inizialmente verdastra e con lenticelle si fessura in lunghe strisce con l’età.
Corteccia 2
I possenti tronchi di un gruppo di Sofore al Parco Milcovich.

Di questa pianta esiste una varietà pendula. Nella foto un esemplare in Via Duca degli Abbruzzi.
Una vegliarda (in vero due) abita il giardino del Petit Trianon a Parigi
Ha caratteri di monumentalità
Suggestivo l’interno.