Dove si parla di un albero che può crescere da arbusto prostrato o con portamento arboreo innalzandosi dritto e svettante fino all'altezza di venti metri ed oltre.
Conifere
Erica arborea
Dove si parla di un arbusto dalle molte qualità, ma dalla crescita lenta che non incoraggia la sua diffusione nei giardini.
Cedrus libani – Cedro del Libano
Dove si racconta di un albero grande e massiccio a chioma piramidale che può superare i trenta metri. E descrivendo i suoi caratteri si finisce, inevitabilmente, col parlare degli altri suoi due cugini. Si discute, poi, della sua importanza nella cultura e economia occidentale.
Pinus nigra J.F.Arnold – Pino nero d’Austria
Dove si descrive un pino alto e bello alquanto diffuso in città, si insegna a distinguerlo dai suoi cugini più simili e si indicano numerosi luoghi dove trovare esemplari forti e imponenti.
Pinus pinaster – Pino marittimo
Dove ci si impegna a fondo nel tentare di riconoscere i meriti ad un albero misconosciuto, che ha perso financo il nome a favore del cugino Pinus pinea. E ci si dilunga tanto in indicazioni e comparazioni, da dover rimandare ad altro post le informazioni sui luoghi dove trovarlo.
Larix decidua – Larice
Dove si parla di un albero amato da poeti e scrittori. Si racconta del suo fogliame leggero, del portamento elegante nella sua perfetta conicità, dei colori cangianti con le stagioni. E poiché in città pare ci sia un unico esemplare, se ne mostrano altri che abitano i monti pallidi.
Sequoia sempervirens – Redwood
Dove si parla di un albero dalla crescita maestosa e perciò difficile da fotografare e da trovare in città. Se ne descrivono i caratteri e si raccontano le origini del nome legate ad uno straordinario personaggio dall'ingegno acutissimo.
Cycas revoluta – Cycas
Cycas revoluta è pianta ricca di suggestioni, somiglia alle felci per l’abitudine delle foglie a nascere arrotolate mentre nel portamento richiama le palme. Ma non è imparentata né con le prime, ché sono molto più antiche, né con le seconde, molto più recenti.
x Cupressocyparis leylandii – Cipresso di Leyland
Dove si parla di una specie derivata dall'incrocio fra alberi di genere diverso. Si discute della facilità di trovarlo in città acconciato a siepe e di come sia difficile esibire foto di esemplari lasciati crescere liberamente.
Pinus halepensis – Pino d’Aleppo
Dove si parla di un albero molto ornamentale che in natura abita le coste del Mediterraneo. Purtroppo raro in città, ma che si può ammirare nel vicino Lido di Venezia. A lui l'autore del post ha dedicato un haiku, inaugurando una pratica che si spera possa diventare una consuetudine.
Pinus pinea – Pino domestico o italico
Dove si parla di un albero a tutti familiare per la sua chioma ad ombrello, si descrivono i suoi caratteri, compresi i preziosi semi, e si ricorda quanto artisti di ogni genere lo abbiano amato.
Pinus wallichiana – Pino dell’Himalaya
Albero dal profilo elegante anche per i lunghi aghi pendenti, raccolti a fascetti di cinque, e le pigne grandi e sottili. Arrivato dall'Himalaya nei giardini di tutta Europa a metà dell'Ottocento. In città è piuttosto comune nei giardini privati, molto meno in quelli pubblici dove i giardinieri del Comune, pare, gli preferiscano il cugino americano, dai tanti caratteri simili, Pinus Strobus.
Pinus sylvestris – Pino silvestre o Pino di Scozia
Il colore dei rami più alti e il forte profumo di resina ne fanno uno dei pini più belli e degli alberi più affascinanti. A Padova è poco comune, forse il fatto che sia un albero di alta montagna scoraggia i giardinieri, ma lì dove è presente riempie di sé l'ambiente.
Tamarix gallica – Tamerice
Dove si parla di un albero amante del mare, che adora affondare le estese radici fino alla falda intrisa di acqua marina e vagheggia farsi accarezzare dal vento che sferza i litorali e l'aiuta a smaltire il sale trasudato dalle piccolissime foglie. Si descrive parimenti la pianta e particolarmente il suo seme minuscolo e sfuggente.
Juniperus communis – Ginepro
Dove si parla di una pianta dall'areale enorme: dal Mediterraneo a Circolo polare artico, dall'Alaska alla Kamčatka. Se ne descrivono i caratteri e si discute di quanto poco sia diffusa in città.
Juniperus sabina – Ginepro sabino
Dove si parla di un ginepro dalle foglie prevalentemente squamiformi. Del suo inconfondibile portamento e del cono femminile molto simile a quello di un'altra cupressacea. Di poi si invita il lettore a una passeggiata virtuale alle falde della Majella.
Metasequoia glyptostroboides – Metasequoia
Dove si racconta di un albero imponente e dai caratteri molto interessanti. Ma soprattutto si apprenderà la storia di una scoperta straordinaria sia dal punto di vista scientifico che umano.
Thuja occidentalis – Tuia occidentale
Thuja occidentalis è un albero americanissimo, se il cugino plicata abita le regioni occidentali di Usa e Canada (Seattle per intenderci), il suo areale originario è ad oriente fino alla costa atlantica. Così se la storia scientifica dal rinascimento a metà Ottocento non fosse stata europocentrica, probabilmente si sarebbe chiamato orientalis, ma tant'è. Pare che sia stato il primo albero nordamericano in assoluto trapiantato in Europa, addirittura nel Cinquecento.