Il post raccoglie alberi e arbusti i cui frutti sono strobili o come si dice con altro termine, coni. Sono strobili anche le pigne di pini, abeti, pecci, cedri, larici. Gli strobili di cipressi, Chamaecyparis e ginepri sono detti galbuli, quelli di questi ultimi poi sono chiamati anche, coccole. Non c’è da stupirsi, poiché in vero le differenze morfologiche non mancano e i diversi termini cercano semplicemente di coglierle.
A voler essere precisi non si dovrebbe parlare di frutti ma di pseudofrutti poiché i primi sono le strutture che derivano dalla trasformazione dell’ovario, mentre nei secondi quest’ultimo manca e l’ovulo è ‘nudo’, vale a dire semplicemente appoggiato su una squama fertile (macrosporofillo), dello strobilo appunto. Nella foto, sezione trasversale di strobilo dì Pinus pinaster, sono distinguibili i due ovuli (nudi) alla base della squama.Frutti veri, contenuti in infruttescenze a strobilo, sono invece quelli di alcune angiosperme, come ad esempio gli ontani. Nella foto, Alnus viridis: a sinistra lo strobilo, a destra due fiori femminili (dai lunghi e sottili stigmi) che sbucano da sotto una squama.
In una prima frettolosa riflessione si sarebbe portati a legare univocamente le gimnosperme agli strobili, ma non è così poiché i due insiemi non coincidono. Infatti, si è appena osservato che non tutti gli strobili son portati da gimnosperme; ma è ugualmente vero che non tutte le gimnosperme portano strobili. Nella foto il seme racchiuso in un arillo di Taxus baccata.
Strobilo – Si forma in aprile e matura in maggio (pianta pioniera)
Infruttescenza allungata con squame a tre punte, piccole e membranose.Lo strobilo si sfalda in febbraio-marzo, dell’anno successivo, lasciando cadere le squame e minuscoli semi alati.
Strobili – si formano in maggio e maturano in settembre
L’infruttescenza è una sorta di pigna formata da squamette affastellate le une alle altre.A maturità le squamette si rivelano nient’altro che semi alati.
Strobili stretti e allungatiSeme protetto da brattea a consistenza cartacea.
2. Strobili a squame rigide e legnose, che a maturità divergono fra loro
Genere Alnus – Ontani
Alnus cordata(Ontano napoletano), A. glutinosa(Ontano nero), A. viridis (Ontano verde). Piccoli strobili che ricordano le pigne ma senza mucrone. Permangono a lungo sulla pianta, fino alla formazioni dei coni dell’anno successivo.
Strobili: si formano in marzo e maturano in settembre
Nella foto, Alnus cordata, fra tutti li ha i più grandi. Singola squama di cordata. A destra l’unghia, a sinistra il profilo dello scudo.
Genere Cedrus
Cedrus atlantica (cedro dell’Atlante); C. deodara (cedro dell’Himalaya); C. libani (cedro del Libano); C. brevifolia (cedro a foglia breve). Coni a forma di barilotto, a completa maturazione le squame sottili, ma legnose, si aprono e cadono disperdendo semi muniti di una ampia ala.
Cedro del Libano.Cono immaturo di cedro dell’Himalaya (Cedrus deodara).
Genere Pinus – Pini
Gli strobili dei pini son detti pigne, così tutti li chiamiamo. Ma le pigne possono essere molto diverse fra loro, così conviene percorrere singolarmente le specie presenti nel blog. Il processo di maturazione dura dai due ai tre anni, a seconda della specie, e inizia tra maggio e giugno.
Pigna piuttosto piccola, ha forma ellissoidale con base piatta. Quando le squame si aprono lasciano vedere l’unghia che ha un caratteristico colore nero, particolare che condivide col solo pino silvestre.Manca di picciolo, e la base, come si è detto, è quasi piatta.
Pigna piccola. Unghia nero violaceo, mentre scudo e apofisi sono marroncino. La pigna è peduncolata e ciò la distingue da quella del cugino Pino nero, che l’ha sessile.
Pigna da pinoli, a tutti nota. Si presenta come un grande e pesante ellissoide poco schiacciato e generalmente solitario.La parte interna della squama ha due profonde cavità, visibili anche da lontano, nelle quali sono alloggiati i grossi semi. L’albero somiglia al pino marittimo, ma i loro frutti molto diversi permettono di distinguerli.
Pigne lunghe e sottili, spesso ricurve. Scudo marrone chiaro con umbone in punta (carattere raro fra i pini). Quasi sempre è presente una resina bianca come ritocchi di glassa. Il peduncolo pronunciato lo distingue dal pino strobo.
Pinus strobus – Pino strobo
Cono allungato e peduncolo più corto del wallichiana. Scudo con umbone in punta.
Galbuli – si formano in marzo e maturano in ottobre
Una dozzina di squame infisse tramite un peduncolo (unghia) su un asse centrale, le facce delle squame (scudo o apofisi) sono appiattite. Si apre mentre lignifica e perde i minuscoli semi. Nella foto si distinguono bene le diverse parti delle squame.
Galbuli – si formano in marzo e maturano in settembre
Frutti globosi e raccolti in vistosi grappoli; glauchi all’inizio, e poi grigio marrone a maturità quando le scaglie legnose si aprono per liberare i semi.Poche scaglie poligonali mucronate al centro.
Galbuli – si formano in marzo e maturano a fine agosto
Frutti tondeggianti con poche squame. A questo stadio di maturazione (giugno) gli scudi hanno una vistosa incavatura al centro.Squame legnose come chiodi conficcati in un asse centrale. Le teste dei chiodi hanno una genesi complessa.
Strobili – si formano in marzo e maturano in ottobre
Una mezza dozzina di squame uncinate e sovrapposte, colore glauco; dimensioni modeste (giugno)A maturazione le squame si aprono e rimane un involucro a mo’ di rosetta legnosa.È istruttivo osservare cosa rimane del cono una volta asportata una squama.
Strobili – si formano in marzo e maturano in agosto
Il cono sembra una rosellina scolpita nel legno. Simile a quello di Thuja orientalis, ma senza i grossi uncini sulle scaglie. Anche qui ci sono uncini, ma molto più piccoli e solo in cima alle lamelle più interne; a formare una sorta di coroncina.
Libocedrus decurrens – Libocedro
Strobili – si formano in febbraio e maturano in ottobre
Coni inconfondibili, a maturazione sollevano due ali e lasciano vedere un setto mediano piatto e allungato. Frutti in Ottobre, si distinguono i prodromi di quello che accadrà.
Galbuli (coccole) – si formano in marzo e maturano in poco meno di due anni
Pseudofrutti carnosi con in cima una struttura a tre punte. Sono anche detti ‘bacche di ginepro’.I galbuli maturano in due anni. Nella foto frutti dell’anno ancora verdi, e coni maturi di colore blu. Entrambi coperti da una leggera cera protettiva.
Galbuli (coccole) – si formano in febbraio e maturano in poco meno di due anni
I galbuli sono ricoperti da una pellicola cerosa protettiva. Protuberanze spiniformi irregolarmente disposte.
Correlati
2 pensieri su “Ricerca per frutti: strobili”
Grazie M per l’apprezzamento. Commenti come i suoi sono preziosi perché incoraggiano a continuare su questa strada.
Ma vedo che non è iscritto al blog. Può farlo, sarebbe un modo per restare in contatto anche se solo virtuale.
Un post molto utile ( come sempre, del resto!).
Grazie di fornire sempre nozioni accurate e spunti di ulteriore approfondimento, un’offerta davvero preziosa in un tempo in cui tutto si risolve in quattro informazioni superficiali buttate là e tutto é mercificato.
Grazie M per l’apprezzamento. Commenti come i suoi sono preziosi perché incoraggiano a continuare su questa strada.
Ma vedo che non è iscritto al blog. Può farlo, sarebbe un modo per restare in contatto anche se solo virtuale.
Un post molto utile ( come sempre, del resto!).
Grazie di fornire sempre nozioni accurate e spunti di ulteriore approfondimento, un’offerta davvero preziosa in un tempo in cui tutto si risolve in quattro informazioni superficiali buttate là e tutto é mercificato.
M